Bouquet Focus: Monica – Un bouquet d’amore

FIORI
Rose Vuvuzela
Rose Bombastic
Iperico
Eucalipto
STAGIONALITÀ

Primavera – Estate – Autunno

LA STORIA

Come mai si lancia il bouquet? Dobbiamo scavare nelle pagine di storia dell’Europa del XIV secolo per trovare i primi documenti che attestano l’esistenza di un’usanza antica che può essere considerata una sorta di “lontano parente” del bouquet. Inizialmente, infatti, ad essere lanciato era un pezzo del vestito della sposa, ma poi con il tempo per non rovinare il ricordo di un abito così bello e importante questa tradizione andò a morire. L’abito nuziale era, infatti, il completo migliore che una donna potesse possedere e tagliarlo per onorare una tradizione cominciò ad essere visto come uno spreco. Da qui si passò ai fiori, in particolar modo ai fiori d’arancio. Infatti, secondo il linguaggio floreale in vigore nel Seicento alla corte Turca di Istanbul, che fu poi introdotto in Europa, i petali d’arancio significavano propriamente richiesta di matrimonio…

Oggi come sappiamo il lancio del bouquet è ancora una tradizione rispettata da tantissime spose. Secondo un’usanza antica, per essere di buon auspicio il bouquet deve passare per tre diverse mani: non a caso lo sposo lo regala alla sposa che a sua volta lo deve donare ad una fanciulla ed è proprio da questa usanza che nasce la tradizione del lancio del bouquet della sposa… Ovviamente ci sono state delle modifiche nel tempo: in alcuni paesi del Sud Italia è la mamma dello sposo che regala il bouquet alla sposa, in generale lo si considera l’ultimo regalo da fidanzati da parte del proprio compagno prima di diventare marito e moglie.

Ma se volessimo fare un’eccezione e stravolgere il significato del lancio del bouquet rendendolo un dono prezioso o un cadeau colmo d’amore, voi cosa ne pensereste?

La nostra Sposa Monica ad esempio aveva le idee ben chiare su come cambiare le tradizioni e far diventare il suo bouquet un gesto d’amore speciale. Infatti in uno dei nostri appuntamenti aveva espresso il desiderio di voler regalare il suo bouquet, invece che ad una futura sposa eletta dal caso,  a due donne importanti della sua vita: la sua mamma e la mamma dello sposo. Vi starete chiedendo come abbiamo realizzato il desiderio della nostra sposa…

Partendo dallo stile del matrimonio, abbiamo creato un bouquet dalla forma irregolare, dalla linea scomposta e dal tocco boho chic. Abbiamo quindi inserito gli elementi floreali in accordo con il fil rouge della giornata: le rose Sweet Vuvuzela con la loro forma a coppetta e dalle splendide tonalità del pesca e del salmone, a cui abbiamo aggiunto i boccioli cipria delle Rose Bombastik dallo stile delicato e leggero, e per dare una nota di colore anche tocchi di iperico che come tutte le bacche ha una simbologia beneaugurale nei bouquet. Ai lati punti di naturalezza con il greenery, eucalipto, per completare il dettaglio floreale, dall’anima bohémien ma dal sapore raffinato. 

Ma come abbiamo detto precedentemente, questo accessorio floreale è diverso da tutti gli altri. Per quanto poteva sembrare un’unica composizione in realtà era l’unione di due mazzolini più piccoli. Perfettamente integrati durante la cerimonia e legati con un delicato nastro di raso in modo che, una volta terminata la funzione, la nostra sposa potesse slegarli e donare i due bouquet alle due mamme. Un pensiero dolce come le fragranze delle rose, atipico come un’anima bohémien e originale come la nostra sposa… che nel giorno del suo matrimonio ha voluto sorprendere i suoi affetti più grandi con un cadeau dai dolci profumi!


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